Se un muscolo è debole gli altri devono compensare lavorando di più.
Nell'allenamento in palestra, come in molti movimenti funzionali, tra i muscoli più coinvolti e ai quali si tende a dare molta importanza sono certamente i glutei, muscoli che lavorano in sinergia - tra gli altri - con quadricipiti femorali e ischiocrurali, rispettivamente i muscoli anteriori e posteriori della coscia.
Ciò significa che qualsiasi muscolo che lavora in sinergia con i glutei è a rischio quando quest’ultimi sono decondizionati.
Ischiocrurali negli scatti, quadricipiti e polpacci nel salto, adduttori nello squat, erettori e ancora ischiocrurali negli stacchi, sono a rischio con glutei decondizionati e deboli.
Nel salto la mancanza di forza nei glutei (estensori d’anca) viene compensata dai muscoli dai quadricipiti (estensori di ginocchio) ma questo aumenta la possibilità che si sviluppi la sindrome femoro-rotulea (dolore generico al ginocchio), specialmente nelle donne a causa di un angolo “Q” più elevato nelle femmine rispetto ai maschi (15° vs 15°). Perchè? Per il salto i “motori” più importanti sono – dovrebbero essere - appunto i glutei ma noi stiamo usando, sopratutto, le nostre ginocchia.
Un altro esempio?
Stiamo effettuando i nostri stacchi in palestra ma, a causa della debolezza dei nostri glutei, per estendere l’anca ci stiamo affidando - più di quanto dovremmo - ai muscoli posteriori della coscia ma l’uso eccessivo di questo gruppo muscolare (ischiocrurali), che esercita una leva sul femore, spinge la testa femorale in avanti e questo comporta la perdità della sua centralità all’interno della cavità acetabolare: la conseguenza? Le probabilità di dolore anteriore all’anca aumentano e di molto.
Potremmo continuare ancora per molto ma l'unico consiglio che sento di dare e quello di non perdere tempo e di andare ad allenare i nostri glutei.
Massimilano
