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Relazione tra stress e respirazione

2020-08-28 11:05

Massimiliano Maola

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Relazione tra stress e respirazione

Inauguriamo una serie di articoli ( tra un esame universitario e l’altro ) che interesseranno la respirazione...

Inauguriamo una serie di articoli che interesseranno la respirazione e dove parleremo di:

 

- relazione tra stress e respirazione;

- "confort zone" e "stress zone";

- stress e postura;- muscoli e respirazione;

- consapevolezza e controllo del diaframma;

- esercizi per la respirazione;

- gestione delle situazioni stressanti che durante la giornata affliggono la respirazione.

 

Relazione tra stress e respirazione


A differenza di quanto puo’ essere fatto con un computer, non e’ possibile "spegnere" completamente il corpo umano: il nostro organismo oscilla costantemente tra differenti livelli di allerta, il continuo utilizzo delle risorse cognitive e la produzione di energia.

 

Ogni giorno, all’interno del nostro corpo, utilizziamo una dozzina di sistemi "automatici’’ che , per il loro funzionamento, non richiedono consapevolezza. Questo e’ il caso di quando respiriamo.

 

Se siamo vivi, stiamo respirando o, piuttosto, respiriamo per restare in vita. La respirazione non e’ differente dalle altre funzioni vitali che sono svolte in modo automatico: puo’ essere attiva, controllata ( e percio’ volontaria ) meccanicamente, e adattata ad ogni situazione.

 

La respirazione non e’ immune a problemi. Come per ogni altro sistema basale che avviene in modalita’ automatica, come per il cammino ( in realta’ il cammino e’ iniziato volontariamente e solo successivamente diviene automatico, non vi e’ nessuna programmazione e quindi, nella fase centrale, nessuno stimolo motorio diparte dall’area motoria primaria ma sono i nuclei della base che assicurano l’automatismo ma questa e’ un’altra storia... ) o il mantenimento della postura, anche la respirazione puo’ essere influenzata da situazioni come stress, ansia o esercizio fisico intenso.


In caso di stress, o di sopravvenuta faticabilita’, la respirazione comporta il coinvolgimento della cassa toracica e delle coste. Queste aree sono molto forti e sicuramente piu’ adatte durante la prestazione sportiva.

 

Di contro, respirare utilizzando il diaframma richiede molta meno energia.

 

La vita mette a dura prova le modalità attraverso le quali il corpo riesce a mantenere la stabilità dell’ambiente interno. L’intensa attività lavorativa e l’allenamento estremo sovraccaricano il nostro sistema inducendo stress cronico ed ansietà.

 

Come risultato , il corpo inizia ad utilizzare una respirazione clavicolare ( alta respirazione ) e toracica molto piu’ spesso di quanto sia necessario e qualche volta, in casi estremi, in modo quasi esclusivo. Sedentarieta’ prolungata, stati ansiosi, e un intenso e insostenibile esercizio fisico enfatizzano questo fenomeno.


Se ti è piaciuto il nostro articolo e se non vuoi perderti i prossimi  non dimenticare di tornare a visitarci .

 

MM

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