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Il tuo programma di allenamento prevede delle priorità?

2018-12-16 14:49

Massimiliano Maola

Per raggiungere progressi reali, dobbiamo considerare uno dei principi dell’allenamento: allenarsi significa fare delle scelte.

Il tuo programma di allenamento prevede delle priorità?
La popolarità dell’allenamento ad alta intensità è andato di pari passo con il crescente interesse da parte degli scienziati all’allenamento combinato. Agli inizi degli anni 2000, molti studi sono stati fatti combinando differenti tipi di allenamento durante la stessa seduta o nello stesso set. Sebbene i risultati varino in un funzione del grado di condizionamento dell’atleta o del carico utilizzato nell’allenamento, le ricerche fatte concordano su un certo numero di evidenze che proveremo a trasferire durante i nostri articoli.
La maggior parte dei studi sono concordi che programmi di allenamento dedicati all’incremento della forza hanno un grande effetto sulla forza e programmi dedicati all’incremento della resistenza cardiovascolare avranno un grande effetto, appunto, sulla resistenza cardiovascolare ( stiamo parlando dei limiti dell’approccio "tutto in uno" nel tradizionale allenamento ad alta intensità ). Per raggiungere progressi reali, dobbiamo considerare uno dei principi dell’allenamento: allenarsi significa fare delle scelte. Studi recenti ( Jones ) ci ricordano che la frequenza di un allenamento di resistenza cardiovascolare ( s’intende per resistenza cardiovascolare la capacità del cuore e dei polmoni di fornire sangue ricco di ossigeno ai muscoli con aumentata attività metabolica e la capacità degli stessi di utilizzare l’ossigeno allo scopo di produrre energia per il movimento/contrazione ) dovrebbe essere limitata se l’obiettivo primario durante un determinato mesociclo è sviluppare forza. Senza compromettere la ricchezza di un allenamento ad alta intensità, il nostro approccio avrà priorità definite per ogni ciclo e ogni seduta. Quindi, ogni seduta di allenamento dovrebbe sempre considerare una singola priorità!
Un’evidenza che deriva da numerosi studi ( ci sono molti riferimenti bibliografici in merito) è la priorità degli aspetti neuromuscolari su quelli della resistenza cardiovascolare. Infatti, iniziare una seduta allenando la resistenza aerobica , sembra sempre derivare risultati meno soddisfacenti sull’incremento della forza rispetto ad iniziare immediatamente ad allenare quest’ultima. Lo stress del sistema nervoso durante l’iniziale allenamento della componente aerobica influenza indubbiamente l’abilità dell’atleta di produrre forza durante la fase successiva della seduta. Per quelli che iniziano ad allenarsi, che possiamo quindi considerare neofiti dell’allenamento, tuttavia, si è dimostrato ( Davitt ) che dare priorità all’allenamento contro resistenza ( forza ) piuttosto che a quella della resistenza cardiovascolare è irrilevante. Dopo otto settimane di allenamento, si sono verificati significativi miglioramenti in entrambi i parametri.
Se durante la seduta di allenamento, il nostro approccio prevede la priorità ad all’allenamento contro resistenza ( orientato quindi alla forza ), allo scopo di ottimizzare i potenziali progressi, raccomandiamo sempre di pianificare il giusto tempo di recupero tra un allenamento e l’altro.
Arrivederci al prossimo articolo e grazie per il tempo che ci hai dedicato.
Massimiliano - Staff Trainwithmax
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