In letteratura troviamo questa definizione:
“Tutte quelle problematiche alla spalla, non traumatiche, di solito unilaterali, che causano dolore localizzato intorno all’acromion che peggiora durante o conseguentemente al sollevamento del braccio. Le differenti nomenclature cliniche riferite come tendinopatia del sovraspinato, rottura parziale della cuffia dei rotatori, tendinite del capo lungo del bicipite, borsite o degenerazioni dei tendini della cuffia dei rotatori, sono tutte da iscriversi all’interno dela sindrome da conflitto sub-acromiale.”
Occorre sottolineare che il termine impingement non si evidenzia esclusivamente nell’ambito dell’infortunio alla spalla ma viene utilizzato anche per descrivere i rischi potenziali di alcuni esercizi come le alzate laterali in intrarotazione o, piuttosto, le tirate al mento con omero abdotto ben oltre i 90°.
Nell’ambito fitness con il termine impingement viene generalmente inteso l’intrappolamento dei tessuti molli, come i tendini e le borse, tra la testa dell’omero e la volta acromiale all’interno dell’articolazione acromion-omerale. S’ipotizza che, durante i movimenti della spalla, questo intrappolamento possa creare uno stress tissutale e una conseguente infiammazione/lesione che può infine derivare in un quadro di tendinopatia dell’intera cuffia.
La causa principale della sindrome da impingement è lo squilibrio dei muscoli che sottendono ai movimenti della spalla.
I soggetti più colpiti sono uomini e donne di età superiore ai 50 anni che svolgono lavori manuali e attività sportive che prevedono il sollevamento ripetuto del braccio durante il giorno.
È proprio la ripetizione di determinati gesti lavorativi o atletici come, ad esempio, il classico esercizio delle tirate al mento praticato durante l’allenamento in palestra, a provocare questo fenomeno.
Ci sono però anche altre cause che possono ridurre lo spazio acromiale e favorire la patologia:
- avere un acromion uncinato o incurvato verso il basso che riduce lo spazio subacromiale in cui scorre il tendine del sovraspinato;
- soffrire di tenosinovite alla spalla (tenosinovite del capo lungo del bicipite) o infiammazione ai tendini;
- soffrire di sclerosi del trochite;
- soffrire di fibroartrosi sottoscapolare;
- avere subito traumi;
- soffrire di borsite alla spalla;
- soffrire di artrosi;
- avere la tendenza alla formazione di osteofiti.
I sintomi del sindrome da conflitto subacromiale sono di diversa natura e variano a seconda della gravità della patologia.
I casi di impingement possono essere di tre gradi:
- edema ed emorragia: quando i danni sono provocati da traumi o iperattività. Di solito ne soffrono gli sportivi di età inferiore ai 25 anni;
- borsiti e tendiniti: in questi casi a risentirne sono, in particolare, gli uomini dai 25 ai 40 anni che difficilmente riescono a guarire del tutto;
- tendinosi gravi e lesioni dei tessuti tendinei: questo stadio elevato della malattia colpisce in particolare uomini e donne della fascia over 50.
In generale, è bene rivolgersi a uno specialista quando cominciano a comparire alcuni tra questi sintomi, più o meno intensi, premonitori della patologia:
- dolore alla spalla e al braccio;
- dolore sottoscapolare;
- limitazione dei movimenti e delle funzionalità dell’arto;
- rigidità nell’esecuzione dei movimenti;
- dolore notturno in situazione di riposo e sonno difficoltoso;
- eccessiva stanchezza e nervosismo;
- atrofia muscolo-tendinea.
Lo scopo di questo blog, oltre a quello divulgativo, e soprattutto quello della prevenzione: nel prossimo post parleremo di come eseguire correttamente le alzate laterali al fine di evitare problematiche di questo tipo.
